Il cambio automatico ZF8HP è uno dei maggiormente diffusi: installato su vetture di media e grossa cilindrata, la sua ottima affidabilità è una garanzia per i costruttori. Sono disponibili diverse versioni di questo cambio la cui differenza, a livello strutturale, permette di reggere più o meno coppia a seconda del modello.
Nel caso di BMW, in questa specifica release abbiamo:
ZF8HP45: coppia massima 450Nm per versioni a benzina, 500Nm per versioni Diesel
ZF8HP50: coppia massima 500Nm in entrambe le versioni
ZF8HP90: coppia massima 900Nm per versioni a benzina, 1000Nm per versioni diesel
Tutti questi cambi con denominazione ZF8HP sono a 8 rapporti e con convertitore di coppia.
La prerogativa principale di questo cambio è che differisce totalmente da una trasmissione “tradizionale”, perché le varie marce sono gestite da dei gruppi epicicloidali, ovvero particolari elementi composti da 3 componenti: solare, porta satelliti e corona esterna. Il tutto è alternato da dei gruppi frizione, che permettono, frenando queste componenti, di passare tra un rapporto e l’altro andando a combinare i vari gruppi epicicloidali.
Per far sì che si attui il cambio marcia, vi è una gestione elettronica che va ad agire su delle elettrovalvole che fanno muovere questi gruppi frizione, al fine di passare tra un rapporto e l’altro. Maggiore sarà la velocità con cui si va a muovere queste frizioni, maggiore sarà la velocità di cambiata e minore sarà la fluidità nel passaggio marcia.
Per migliorare le prestazioni di questo cambio si può intervenire sui parametri di coppia, sulle mappe di tempi – che agiscono sui pacchi frizione – rendendo la cambiata meno confortevole al ridursi dei tempi di passaggio marcia – e regimi di cambiata.